mercoledì 27 agosto 2014

I luoghi della cultura, il lavoro culturale e Lecce 2019



Il Fondo Verri a Lecce in Via Santa Maria del Paradiso

L’estate 2014 annuncia grandi novità sul piano delle future politiche culturali per quanto riguarda l’uso e la gestione degli spazi pubblici ad esse destinati. L’Amministrazione della Provincia di Lecce - istituzione protagonista dagli anni Novanta del rilancio dell’identità salentina, negli ultimi anni cronicamente a corto di risorse - ha “liberato”, in favore di un privato, i suoi gioielli: il Museo Castromediano, la Biblioteca Bernardini, l’ex Convitto Palmieri, San Francesco della Scarpa, saranno gestiti dall’Axa di Giampiero Corvaglia.
Una “strategia” dell’Ente Provincia anticipata nel 2012 dall’affidamento al Fai (Fondo Ambiente Italiano) dell’Abazia di Cerrate e, sempre in quell’anno del Parco di Torcito al Gruppo Intini operazione, quest’ultima, rivelatasi disastrosa e conclusasi a breve gito con il sequestro del cantiere che avrebbe dovuto riqualificare l’antico complesso. Capita se non c’è controllo e l’Ente “proprietario” pensa, con l’affidamento, di aver risolto i suoi compiti di tutela del “bene comune”.
Anche per il Must di proprietà del Comune di Lecce, con il Sac (Sistemi Ambientali e Culturali) Terre di Lupiae, si ragiona di futura gestione privata attivando però, in questo caso, un percorso partecipato e condiviso con laboratori finalizzati ad immaginare le forme di gestione e i contenuti da veicolare.
In generale, ciò che si prospetta è un passo nuovo, necessario è dunque, porre degli interrogativi: la privatizzazione degli spazi culturali significa ulteriore chiusura o apertura alle esigenze degli operatori culturali della città? Le iniziative che in essi si pensa di attuare escluderanno o coinvolgeranno le conoscenze e le competenze critiche e di curatela cresciute in questi anni sul territorio o serviranno alla visibilità dei soliti noti? I manager e gli specialisti chiamati a curare la nuova attività ascolteranno o non ascolteranno le proposte, le esigenze, i desiderata di chi è impegnato nel territorio sul fronte della proposta culturale o si punterà come spesso accade al “grande nome” di turno in cerca di visibilità e di denari?

Insomma, questi spazi saranno si o no campo di un rinnovato impulso per la città e per il Salento?

Non basta pensare di renderli commerciali per capitalizzare il loro valore, perché l’esistenza di una cultura e della sua forza trasformativa dipende interamente dall’incarnazione delle idee nel tessuto vivo della città, dal loro mutarsi in opera, in linguaggio, in incontro con l’altro.
Il tempo darà risposte, speriamo di poter vedere finalmente questi spazi curati, capaci di bellezza, capaci di essere loro stessi atto culturale. Così in questi anni non è stato e tutto ciò che si è “conquistato” con recuperi e restauri si è via via svuotato di senso e, la Cultura, ha lasciato spazio agli uffici, alla provvisorietà, al degrado e nonostante l’abbondanza di spazi disponibili il “pensiero” spesso vaga abbandonato, senza esercizio e senza luogo per farsi trasformatore di vita, Cultura.
Tutto ciò capita in una fase cruciale del percorso di Lecce verso il compimento di candidatura a divenire capitale europea della cultura nel 2019.
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Nell'introdurre lunedì 28 luglio, il primo incontro per l'elezione del rappresentante e per l'avvio dell'attività del Forum dei sostenitori, il sindaco Paolo Perrone sottolineò la particolarità innescata dal dibattito e dalle pratiche che il percorso di Lecce 2019 ha introdotto in città e nel territorio salentino: una trasversalità sovrapolitica che è divenuta il valore aggiunto del dibattito cittadino. Una considerazione sull'operare culturale bene espressa nel "sogno" e nella sintesi del primo bid book di candidatura.
L’utopia da trasformare in eutopia è leva della pratica quotidiana dell’operare culturale e dell’associazionismo cittadino e salentino, lì, in quella leva c’è tutto il valore teorizzato, scritto e promosso dal “Re-inventare Eutopia” di Lecce 2019. C’era e c’è adesso! Agire e tenere in piedi un’attività culturale non è impresa semplice e ogni giorno l’invenzione progettuale è chiamata a confrontarsi con la possibilità realizzativa. Re-inventarsi è pratica consueta, generativa e resiliente, seme e valore dell’esistenza stessa dello stare insieme associativo, del pensare per gli altri nel servire il territorio.
La nostra città e il Salento hanno dimostrato dagli anni Novanta in poi un andamento di crescita costante della consapevolezza di essere un territorio di forte connotazione culturale. Quella la materia su cui si è intessuta una visione che trova nell’opportunità di divenire Capitale Europea della Cultura nel 2019 una ulteriore motivazione. Certo non è stato sin qui un progresso lineare e agevole, e allo sguardo critico non sfuggono approssimazioni, accelerazioni, distorsioni e inefficienze, sia nel Pubblico che nel Privato spesso presi dall’euforia dell’apparire e dell’evento.
Una “misura” è certo da auspicare. O più misure per accordare una gradazione degli interventi…
La costituzione di un forum che unisse le associazioni, gli enti pubblici, privati e i singoli cittadini è stato un passo molte volte tentato in passato e molte volte fallito. La differenza di oggi sta nel poter concorrere ad un progetto che si auspica pienamente partecipativo e per questo di vero cambiamento.
Lecce ha necessità di poter maturare una responsabilità collettiva ancora fragile, per molti versi ancora non espressa nei confronti della città. Ad oggi sono 93 gli enti pubblici e privati che hanno aderito al Forum dei sostenitori di Lecce 2019. Un numero piccolo che è necessario far crescere, un numero che certo non rappresenta le tante persone che in questo periodo di lavoro del Comitato Lecce 2019 si sono affezionate all'idea che Lecce possa divenire una Capitale Europea un processo avviato che profondamente deve segnare la città al di la della sua designazione. C’èun ipotesi di futuro da coltivare e far crescere a garanzia della particolarità di una terra, la nostra, da sempre aperta al Mondo.

Mauro Marino
Fondo Verri

Forum dei sostenitori di Lecce 2019

Su Quotidiano di Puglia di mercoledì 27 agosto

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