venerdì 21 dicembre 2012

Le Manie e l'Ascolto XII edizione per Edoardo De Candia



Il Fondo Verri organizza l’XII edizione de Le Mani e l’Ascolto – incontri con il pianoforte tra parole e suoni, appuntamento ormai consueto nel cartellone che l’Amministrazione Comunale di Lecce stila e promuove per le festività del Natale e del Capodanno.
Il pianoforte, gli interpreti di questo meraviglioso strumento e poi libri, esperienze autoriali, ricerche sonore e visuali per una rassegna di suoni e di parole che avrà luogo e pubblico dal 27 dicembre al 5 gennaio nella sede dell’associazione in via Santa Maria del Paradiso. Questa dodicesima edizione è dedicata ad Edoardo De Candia - “Cavaliere senza terra, visionario e purissimo” così lo definiva Antonio L. Verri - nel ventesimo anno delle sua scomparsa
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Lecce è città che dimentica. Ricomincia sempre daccapo scordando facilmente maestri e radici.
Alla materia della memoria è dedito il Fondo Verri inseguendo il filo delle immagini e dei ricordi dedica il suo lavoro mantenendo desta la visione di un percorso organico e storico, nel divenire dei segni espressivi.
Attenti al margine, alla linea di confine, alla luce “minoritaria” che sempre nutre e cresce tradita dai più nella loro urgenza di consumare il Tempo.
Pochi, ormai, lo ricorderanno, Edoardo De Candia, l’artista, il pittore, quello che se ne andava in giro per la città, sempre a piedi con un rotolo di “pitture” sotto il braccio.
Lui, era un uomo “liquido”, imprendibile! Uomo del mare e dei boschi. Un uomo della natura, uno che non capiva la città, il divenire del “rumore” quel mormorare sempre dissacrante nel negare al corpo le sue necessità.
Edorado De Candia era corpo, azione e volo. Chi ha avuto la “fortuna” di prendere da quel rotolo, qualche sua figurazione, può capirlo questo, scovando il gesto nella velocità del tratto che mostra una marina, una pineta, un cuore catturato, chissà quant’altro in quello “sbrigarsi a fare” che, lasciando la pittura allo scambio, permetteva di far vivere la santità dell’essere, del suo esserci nella negazione. Una regalità la sua nudità, mai ostentata ma necessaria, performativa diremmo oggi: segno e monito, quell’essere Tarzan nella città, quel suo continuo camminare che neanche l’elettroshock è riuscito a fermare…
Edoardo De Candia morì a Lecce il 6 luglio del 1992, era nato nel 1933 da Margherita Querzola e Giuseppe De Candia.
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Il libro che accompagnerà l'intera XII edizione è “Edoardo” di Antonio Massari, pubblicato nel 1998 dalla Edizioni D'Ars.

2 commenti:

  1. per anni da piccola passavo in macchina con i miei davanti alla casa di Edoardo a San Cesario, e nella mia fantasia di bambina chissà quali misteri e storie si celavano là dentro. peraltro proprio ieri sera con il mio amico siam passati dal Fondo in cerca del programma de "le mani e l'ascolto".

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  2. il programma è su salentopoesia.blogspot.com

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